martedì 2 aprile 2013

Di risate e cigolii

Cosa rimane di una settimana di metavigliosa vacanza?
Ora come ora vorrei solo poter prolungare le poche ore che mancano prima di preparare le valige e ritornare a casa, per godermi ancora un poco questa rilassatezza, questa spensieratezza e questo sole e questo vento e questi fiori che nascono ovunque: sul cemento, sulla sabbia, in riva al mare.
Milano non mi è mai mancata cosí poco e oggi me la ricordo solo grigia e faticosa e da quando sono qui mi son chiesta almeno mille volte perchè ci abitiamo e come mai facciamo progetti per rimanerci a lungo e come ci si può abituare a stare cosí freneticamente rumorosamente e grigiamente in Pianura Padana.
Va bhè questa è la tipica tristezza da ritorno imminente.
Pesciolino qui si è comportato bene, almeno cosí mi è sembrato per lo meno, o forse si è comportato come sempre, strillando, chiedendo in continuazione, dormendo poco di giorno e molto la notte, ma c'era sempre qualcuno a prenderlo, spupazzarlo, distrarlo e farlo ridere.
Si, ride e lo dico perchè in fondo è una novità. Ride di gusto quando gli bacio il collo o il papà gli fa le pernacchie sulla pancia. Ride quando suo cugina gli parla, ride col nonno e con gli zii e fa i versetti a destra e a manca.
Non vorrei illudere nessuno comunque: continua anche a piangere parecchio...diciamo che più che altro il pianto disperato si è trasformato in qualcosa di più soft: nostro figlio ultimamente cigola come una porta poco oliata e va avanti per delle intere mezz'ore.
Comunque che che se ne dica è pur sempre un miglioramento.


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