giovedì 5 giugno 2014

Ricordi sparsi - Croazia


Eravamo io e te in Croazia e si bevevano aperitivi sotto l'ombrellone, con gli occhiali da sole, il sale addosso, l'estate piena, io e te soltanto.
Avevamo una casa, la nostra prima prova di convivenza, e la sera stavamo sotto al portico a mangiare, bere vino, a baciarci e parlare del futuro. Con noi a farci compagnia solo una gatta con tre gattini, uno scatenato e molestissimo, uno timido ma solare e uno serio e composto.
Ricordo la spiaggetta sotto casa, di sassi chiari e acqua limpida, il rumore delle onde.
Mi è venuta in mente la nostra gita in barca mal riuscita: la barca che si rompe, noi alla deriva, tu che fai il marinaio e il sole a picco.
E poi Dubrovnic, un posto magico, un caldo secco e la magia di scoprire di avere gli stessi ritmi, la stessa voglia di esplorare e poi però fermarsi, la semplice complicità dell'avere gli stessi desideri.

Le risate. Tante. Una felicità mai conosciuta prima.

Quanto sono stata felice in quel piccolo angolo di libertà solo nostro, dopo un anno drammatico in cui le nostre vite erano state ribaltate da noi, dagli eventi, dal nostro amore, un angolo di libertà in cui tenerci per mano senza veli.
A volte quella poesia di noi due soli, devo dirtelo, mi manca.
Quell'essere una cosa sola, vivere quella gioia semplice dello stare insieme in silenzio in riva al mare, fuori dal caos quotidiano, quella magia inaspettata di semplice complicità, senza pressioni, senza impegni di lavoro da conciliare, senza il bisogno di compromessi troppo forti, perchè siamo simili e diversi, perchè siamo una cosa sola.

Questo mi manca. Mi mancano i nostri spazi, che da un enorme prateria sconfinata, con Pesciolino si sono ridotti a ritagli, a boccate di ossigeno tra la stanchezza, il lavoro full time, un bambino bellissimo che attira ogni singola attenzione mia e tua.

Ogni tanto, oggi di più, quella sensazione di felicità libera che ho provato in Croazia, mi manca come ossigeno.

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