mercoledì 1 ottobre 2014

Il web ti dice che comunque stai sbagliando.

L'altro giorno ero su Facebook e una mia amica ha pubblicato il link a questo articolo del Corriere della Sera: lo trovate qui.  

L'articolo parla di queste madri italiche che tirano su figli bamboccioni perchè fanno fare ai propri figli 2 settimane di inserimento per asili nidi e scuole materne.
Sul web è scoppiato un caso vero e proprio, tutti i maggiori quotidiani hanno ripreso l'articolo e ne hanno parlato diffusamente, persino il ministro Giannini ha dovuto fare una dichiarazione in merito: "genitori non siano ostaggi dell'inserimento" .

Adesso io non vorrei entrare nei dettagli di quello che penso dell'articolo in se, posto che mi sembra così carico di livore per una cosa di talmente poco importanza che non ne capisco probabilmente l'intento fino in fondo.

A me piacerebbe parlare invece di quanto il web contribuisca ad alimentare a non finire il senso di inadeguatezza latente delle madri e dei padri.

Una già ha i suoi problemi nel mandare avanti la giornata, andare a lavorare dando il meglio di se, tornare a casa e dare il massimo anche se per poche ore, convivere col senso di colpa che ti attanaglia e poi sul web trovi pure queste fregnacce da zitellaccia acida che ti fanno sentire una meraviglia...!

Sul web la fregatura è che come fai fai alla fine sbagli: e se lo mandi al nido a 3 mesi, e se non ce lo mandi, e se lui piange tu stai sbagliando qualcosa, e se non dorme sicuramente gli hai dato pessime abitudini e ma... non sarà che  il mestiere di genitore è diventato qualcosa di irraggiungibile tante sono le informazioni e le conoscenze che dovresti avere?

Che barba tanta inarrivabile perfezione... che barba tutti questi suggerimenti e giudizi non richiesti.
Direi che gli unici che fanno davvero eccezione sono i blog di altre mamme e non: li ognuna racconta di sè, della sua personalissima e unica storia, non si danno giudizi universali su cosa fare e non fare, ma si cerca di raccontarsi per trovare conforto, confronto e aggregazione.

Chi lo dice ai giornalisti che ci han rotto le scatole con queste lezioncine?

Ciao. Si sente che ho dormito poco?





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